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MUCCA PAZZA :

QUESTO SCONOSCIUTO

di Antonio Caracciolo

 

 

Sono passati oramai vari anni dall’annuncio dei primi casi di BSE in Europa  e come di solito accade  il tempo placa gli animi e con esso scema l’attenzione e cresce la sottovalutazione  del problema. Non è  una affermazione allarmistica, ma purtroppo la BSE oggi è ancora presente  e lo sarà per sempre. Le malattie da Prioni, infatti, purché per alcuni aspetti assomigliano alle patologie causate dai virus, da queste si differenziano radicalmente per il loro "controllo". Ad esempio, nel caso di infezioni da virus o da batteri, misure come la quarantena degli organismi infettati o  divieti di importazioni di cibi contaminati, possono contenere il diffondersi della malattia. I Prioni, invece, possono comparire spontaneamente.

         Il mondo si è reso conto dei pericoli della "malattia da bovini" solo dopo lo scoppio della BSE, la cui epidemia, a partire dalla metà degli anni ottanta, ha messo in ginocchio l’industria britannica della carne bovina. Col tempo si è scoperto che il veicolo di trasmissione della malattia era la dieta a base di farine animali ottenute dagli scarti di bovini, suini, ovini e pollame, sottoposto a trattamento termico, farina animale vietata dal 1996.

Nel mondo ad alta tecnologia dell'allevamento industriale, il cannibalismo è non solo praticato, ma ci viene raccontato come l'ultimo miracolo dell'efficienza moderna e del progresso.

 L’elevata temperatura eliminava gli agenti patogeni, ma non la proteina responsabile della BSE , ossia la PrPSc . Quando poi i bovini malati sono diventati a  loro volta cibo nella catena alimentare si è avuto il tragico contagio e diffusione di questa mortale malattia anche nell'uomo.

I maiali stanno ancora mangiando maiali, ed i polli sono normalmente nutriti con aggiunte proteiniche provenienti dalle piume, dal sangue ed anche dalle feci di altri polli.

Nel regno Unito sono stati identificati complessivamente 180.000 bovini ammalati , ma le simulazioni al computer suggeriscono che vi siano almeno altri 2 milioni di capi contagiati ma non individuati.

In Italia, abilmente, con ossequiosa “morale“, spudoratamente economica, si è presentata la BSE come qualcosa di poco pericoloso e di limitata importanza, lo testimoniano i controlli effettuati sulla carne macellata e le leggi messe in campo per salvaguardare la salute dei Cittadini.

Pochi giorni fa veniva pubblicizzata in tutti i telegiornali il ritorno della “fiorentina“, e nel contempo presentati i dati sul numero dei controlli effettuati, vergognosamente esaltati . Circa 3 milioni di bovini controllati. Ma a che percentuale di carni macellate corrispondono?

Il calcolo è semplice. Considerando il peso medio di un bovino, gli anni trascorsi dall'inizio dei controlli, il consumo pro-capite di carne bovina ed il numero di abitanti dell’Italia, si ottiene  l’amaro risultato di un esiguo 17% circa di carne macellata controllata!  Questi sono numeri da poter dare sicurezza ?!

Se nel corso del 2005 (fonte TG1 - fine mese di settembre) il numero di casi di BSE accertati in Italia ammontano a 5, ma solo il 17% di carni macellate sono state controllate, allora esiste la possibilità che i bovini realmente infetti siano stati in totale una trentina!!?

E' impossibile calcolare l'entità dell'epidemia - può coinvolgere solo centinaia di persone, ma potrebbe ...diventare un disastro di proporzioni bibliche. - John Collinge, microbiologo

E non finisce qua. Gli studi sugli animali hanno dimostrato che i prioni possono essere trasmessi ad animali sani attraverso trasfusioni di sangue da animali infetti, e che nei muscoli la concentrazione di prioni rispetto al sangue è di 100.000 volte superiore ( quest’ultimo dato è stato riscontrato nei topi ).

Non è un caso, allora, che dopo tali inquietanti scoperte le nazioni più coscienziose  hanno stabilito norme più severe per quanto concerne la donazione di sangue. In Gran Bretagna i nati dopo il 1996 possono ricevere sangue solo da paesi oltreoceano, questo perché le persone nate prima di quella data vengono considerate già esposte. Negli Stati Uniti chi ha trascorso più di 3 mesi in Europa tra il 1980 e il 1996 non può donare più sangue .

In Italia invece si è pensato ad insabbiare tutto, convincendo le persone che il veicolo  di trasmissione fosse solo il sistema nervoso e quindi la carne vicino all’osso, menzogna di “squallido sapore” . I nostri “competenti“ legislatori hanno pensato bene, a dispetto del lungo tempo di incubazione della malattia, che gli animali al di sotto dei 30 mesi di età non debbano essere sottoposti obbligatoriamente al test per ricercare una eventuale presenza di BSE.

In Giappone ciò non è accaduto grazie alle associazioni dei consumatori che hanno costretto il governo a sottoporre a test tutti gli animali macellati .

Mentre l'industria vuol mettere sul mercato ogni prodotto del quale non sia espressamente dimostrata la pericolosità, gli ambientalisti insistono che i consumatori non possono essere utilizzati come cavie da laboratorio.

 

E come se non bastasse il 13 novembre 2002 è Sparito il dossier: BSE - IL MORBO DELLA MUCCA PAZZA, che si poteva leggere dal sito del Governo.

Speriamo che si siano accorti che sta succedendo qualcosa ... Ma ho il "legittimo sospetto" che così non sia.
Questo è l'elenco dei Dossier disponibili.
 

 

La strada della ricerca è ancora lunga e non si sa ancora quando sarà possibile curare e guarire gli incolpevoli animali e i colpevoli uomini affiliati della malsana morale economica del profitto.

Se lasciamo che sia l'industria a stabilire le regole del dibattito, non ci sarà letteralmente limite a quello che dovremo mandar giù.

 

 

Webmaster Franco Caracciolo - e-mail: carlogesualdo@altervista.org